domenica 1 novembre 2009

POSTumo

Esattamente un mese fa, i Terminal Traghetti con una nutrita delegazione di fanz erano in partenza per quella che possiamo definire una delle esperienze piu belle della storia del gruppo: il concerto a Tolosa (Alzen)! Ora viene spontaneo chiedersi come mai in questo blog (oltre alle foto) non vi siano tracce di questa esperienza mistica che abbiamo vissuto. Probabilmente per il troppo entusiasmo abbiamo dovuto prenderci un po' di tempo per assimilare e digerire la cosa, in modo da poterne poi parlare e scrivere (almeno per quel che mi riguarda è così). Pubblico dunque "postumo" (cioè ad esperienza ormai passata da un po') il racconto del viaggio e dei magnifici momenti vissuti.

Primo giorno: venerdi 2 ottobre

Dopo una mattinata di preparativi e momenti di tensione nei giorni precedenti alla partenza per quel che riguarda organizzazione del viaggio, equipaggio delle macchine e quant'altro, la partenza è fissata per le 14.
A partire siamo i TT (Berni Taburieddu, Mario O mandolano, Elisa Canterina, Alessander O sonaturi e Lauro O casinaro, senza Lasio già in frangia per gestire un'importante incontro diplomatico con il presidente Sarkozy sulla produzione e distribuzione della patata in Europa) con il Fanz Club composto da: Attila by Napule, Eleonora ormai seguace Number One, Alessandra Giramondo e Valeria La Brunetta. Due macchine, una di Mario, e il monovolume serafico; In una macchina Mario, Lauro, Valeria e Eleonora_ Seconda macchina Berni, Ale, Attila Elisa e Alessandra.
Partiti! Muniti di radioline per comunicare da un'auto all'altra partono subito le stronzate e pur essendo in macchine diverse pare di star tutti assieme. Il viaggio è lungo e anche un po faticoso, ma tra soste in cui comunque si suona e ci si riprende (a parte che si suonava pure in macchina... pure troppo), e l'entusiasmo per l'esperienza, tutto passa bene.
Arriviamo a Foix verso le 22.00; li ad aspettarci ci sono Lasio e Maud. Montiamo in macchina e dopo un giro turistico delle campagne dei pirenei, arriviamo finalmente a casa di François (il nostro contatto francese che ci ha ingaggiato e ospitato). Li ci sono gia i Briganti, gruppo di musica del sud milanese; anche loro suoneranno alla festa. I briganti sono in formazione ridotta: Francesco (tuttologo della musica), Andrea (bassista, liutaio e quant'altro) e Simone (percussionista barbuto). L'intesa tra TT e Briganti è immediata e subito si crea un clima stupendo: si mangia si beve e si chiacchiera, si suona e si balla nonostante la stanchezza per il viaggio. Ridendo e scherzando si fanno le 3 di notte_ tutti a nanna che il giorno dopo ci attende una giornatona!

Secondo giorno: Sabato 3 ottobre

Al mattino di sabato ci svegliamo abbastanza presto (verso le 9); è una splendida giornata di sole e la campagna dei Pirenei è magnifica. Ora per chi non lo sapesse, la casa di François non è una semplice casa, la definirei piuttosto una reggia nei boschi. Molto rustica come stile, immersa nel bosco con 2 ettari di terreno in proprietà; tra le altre cose Francois alleva anche cavalli. Insomma un posto magnifico. Insieme a noi ospite di Francois c'era anche Olivier, un caro amico francese, che quella mattina ci ha proposto di fare un giro al mercato di Saint Giron. Elisa e Alessandra accolgono l'idea con entusiasmo e quasi tutti (tranne Berni che dormiva) ci aggreghiamo alla spedizione mercato.
Il mercato di Saint Giron è bellissimo. Difficile descrivere un clima ed un'atmosfera che poche volte ho ritrovato da queste parti. Il paese è molto bello e le persone sono colorate e vivaci. I prodotti sulle bancarelle sono naturali, e si trova un modo di vivere piu sincero, piu a dimensione d'uomo. Giovani e anziani sembravano condividere una stessa armonia che mi ha profondamente contagiato, e penso di non essere stato l'unico ad essere toccato dall'atmosfera che quella mattina abbiamo incontrato. Anche se non rende l'idea racconto un piccolo episodio: io e Alessandro ci abbiamo messo 20 minuti solo per comprare un pezzo di formaggio perchè il formaggiaro ce li ha fatti prima assaggiare, poi ci siamo messi a chiacchierare di come lui lo produceva, dove, e un sacco di altre cose. Niente fretta, niente frenesia, ma sano contatto umano: è cosi che vorrei sempre fare la spesa.
Torniamo a casa di Francois, pranziamo e poi ci prepariamo ad entrare nel vivo della giornata.
Lucio e altri iniziano gia ad andare ad Alzen dove si trova la sala in cui si terrà la Notte Bianca di danze. Io, Alessandro ed altri andiamo alla stazione di Foix a recuperare, l'illustre, l'illuminato, l'eccellentissimo sovrano di noi tutti. Ebbene si, by Liverpool ci raggiunge insieme a Noemie (sua amica di Tolosa) per aggiungersi (e quindi completarci) il capo dei capi, colui che è parente dei parenti suoi, l'estro artistico indiscusso dei TT: Adriano Lopresti detto 'Mbare (o Gioia da alcune femministe incallite)!!
I saluti e gli abbracci si sprecano e per un'attimo mi guardo intorno e penso che sono alla stazione del treno di un paese sperduto tra i Pirenei a prendere un mio caro amico che arriva da Liverpool perchè dobbiamo suonare! Ci avessi anche messo tutta la mia immaginazione, solo 2 mesi fa non sarei riuscito a pensarmi una situazione simile, e questo mi riempie di una piacevole sensazione che penso si possa definire gioia (come Adriano).
Arriviamo ad Alzen: La sala dove suoniamo è bellissima, anche questa sperduta nei boschi.
Tra lo stage di tarantiella calabbresa e le suonate immancabili il pomeriggio vola ed arrivano subito le 19 ora di inizio della serata. I primi a suonare sono i Briganti; essendo loro in 3 ci chiedono un supporto e io, Ale e Lucio e Mario saliamo con loro sul palco.
La serata si avvia bene, tante persone arrivano e riempiono la sala e sui due palchi si altermano gruppi uno piu bravo dell'altro. Si fanno le 23, sono gia 4 ore che balliamo e la stanchezza si fa sentire. I TT sono previsti verso l'una. Approfittando di un gruppo di danze irlandesi (che a me francamente non piacciono piu di tanto) io e altri ci rintaniamo nello stanzino musicisti a farci un'oretta di sonno. Quando mi sveglio c'ègiusto il tempo di mangiare una crepes e bere un po di sidro e si attacca a suonare.
Il concerto è un successone! Abbiamo una carica ed un'energia che non ricordavo potessimo avere. Il pubblico reagisce bene, balla e si diverte e quando parte l'ultimo pezzo (Santo Paulu) in cui si aggiungono anche i briganti e Roland (il mitico clarinettista dei Piclune), il pubblico va letteralmente in delirio! Era un'anno che i TT non suonavano di nuovo tutti insieme, e stando li sul palco, in quel contesto e insieme a persone che amo (sì vi amo!) mi sembrava di vivere in un sogno.
Finito il concerto parte la fase "pacche sulle spalle", che ad un mese di distanza ancora continua: "O raga, ma quanto abbiamo spaccato!?", "Raga siamo dei grandi!".
La serata (ormai nottata) continua e verso le 4 buona parte dei TT e fanz si ritira nello stanzino musicisti a dormire. Personalmente, vista la bellezza del contesto e la bravura incredibile dei gruppi francesi che sono venuti dopo di noi, ballo fino alle 8 di mattina, ora in cui la festa "finisce".

Terzo giorno: Domenica 4 ottobre

Verso le 9 di mattina incredibilmente sono tutti svegli (forse a contribuire c'è la sveglia tonante di Adri) e, se pur con mooolta calma, riusciamo a partire verso le 10.30.
Prima tappa, aeroporto di Carcassonne, dove lasciamo Adrianji. Abbiamo passato insieme poco piu di una giornata, ma è sembrata una settimana.
A questo punto le macchine in carovana sono 3: Si è infatti aggregata a noi la Panda Sprint di Simone. Questo ci consente di distribuirci piu comodi e consente a me di dormire un paio di ore sul sedile dietro della macchina di Mario.
Dopo una pausa decidiamo di dividerci: La macchina di Simone è troppo lenta (no, scusa Simo, volevo dire "preferisce prendersela comoda"...) e alcuni di noi hanno un po di fretta di tornare a casa, tipo Attila che ha un treno per Napoli, Mario che ne ha uno per Genova e non ultimo il sottoscritto che il martedì si deve laureare.
Il viaggio è decisamente stancante, ma nonostante tutto riusciamo ad arrivare in tempo per tutte le scadenze. Dopo un'ultima sosta in cui i conducenti si dividono le persone da accompagnare, e dopo i dovuti saluti, arriviamo finalmente a casa.

Sono davvero felice di aver vissuto un'esperienza simile; è in questi momenti che assaporo il gusto dolce della vita e che capisco che i TT e tutte le stupende persone che tramite di loro ho conosciuto sono una delle cose piu belle che mi siano fino ad oggi capitate.

Vostro amato
Laurer Serafunzier (con la supervisione del nostromo Lasio)

4 commenti:

  1. Che bella storia... Che bello modo di racontarla =) Bravo !
    Era davvero un'avventura bellissima, che noi francesi abbiamo vissuto con tutti voi... Adesso vi aspettiamo per Festib'Alzen ! eh eh
    Un bacio a tutti ! E a presto spero !

    RispondiElimina
  2. io vi amo.lo sapete vero?
    il viaggio con voi ha avuto il sapore di un pane speziato ,mangiato su una terrazza di fes,in marocco,accanto a lenzuola profumate stese al sole.
    grazie,meraviglie mie.
    alessandra giramondo

    RispondiElimina
  3. bellissimo, mauro...
    bellissimo il viaggio, bellissimo il racconto...bravo!!!! A me quello che in assoluto e' piaciuto di piu' (come anche a te, in realta', mi e' parso di capire!), e' stata l'atmosfera e la diversa velocita' con cui scorreva il tempo in quel luogo bucolico e tranquillo in cui abbiamo suonato... Mi sono preso una mezz'ora e mi sono fatto un giro il pomeriggio del primissimo giorno, e davvero mi e' piaciuto tantissimo star a guardare e sentire tutti quei giovani-vecchi francesi accampati sull'erba, chi qua, chi la', mentre suonavano, facevano le prove, chiacchieravano. Un sano mix di fricchettonesimo alla francese e gentilezza d'animo rurale che solo le persone semplicie forse "di una volta" (per lo meno, in italia) hanno. Diciamo pure, l'esatto contrario del tipico milanese (o torinese!!) economista bocconiano alla ricucci (che non e' ne' milanese ne' bocconiano, ma ci siamo capiti).
    Bellissimo viaggio.
    Bel racconto, maurillo! grazie!!!!!

    RispondiElimina
  4. Solo una parola: indimenticabile.

    Adriano

    RispondiElimina